Le vie verso l’inconscio
Gli esseri umani hanno escogitato diversi modi di investigare nella mente inconscia. Prestare attenzione ai sogni è uno di questi e sotto molti punti di vista è uno dei metodi meno rischiosi e più accessibili, anche se ce ne sono altri, come indicato di seguito:
Psicoterapia intensiva. La premessa della psicoanalisi è quella che possiamo riuscire a conoscere molto meglio noi stessi se facciamo analizzare la nostra mente da un esperto. Uno dei difetti della psicoanalisi, e delle psicoterapie in genere, sta nel fatto che analizzando la nostra mente attraverso la lente interpretativa del terapista (e della sua scuola di formazione) si possono creare molte distorsioni. Inoltre tale metodo non è alla portata di tutti, perché richiede risorse economiche e disponibilità di tempo libero che non tutti hanno. Nonostante questi fatti, la psicoterapia, nelle sue diverse forme, è uno dei metodi più utilizzati.
Ipnosi. L’ipnoterapia cerca di portare cambiamenti positivi scavalcando l’io conscio e permettendo all’ipnotista di conversare direttamente con l’inconscio dell’ipnotizzato. Alcuni hanno riserve circa tale metodo e lo ritengono pericoloso perché non rispetta i normali meccanismi di difesa della psiche, lasciando il soggetto ipnotizzato vulnerabile alla volontà del terapista ed escludendo la parte conscia del soggetto sotto ipnosi dal procedimento.
Uso di droghe a fini esplorativi. L’uso di droghe che alterano la coscienza è uno dei metodi più antichi, praticamente utilizzato da sempre e in diverse culture, per modulare le barriere che dividono l’io cosciente della parte della mente che normalmente non è accessibile ad esso. Questa sorta di esperienza di “mente espansa” può portare ad una profonda consapevolezza dell’inconscio. Il problema sta nel fatto che il soggetto spesso non ricorda tali esperienze o non riesce ad integrarle una volta tornato ad un normale stato di coscienza. Va inoltre rimarcato che l’uso di droghe ha effetti negativi anche molto gravi, sia a livello fisico che psichico.
Consigli e confronto con amici e confidenti. Molte persone usano le loro amicizie (o anche il rapporto e confronto con colleghi o compagni di squadra) per conoscere ed espandere la conoscenza dei propri limiti. Quando chiediamo ad un nostro amico: – Pensi che io mi stia comportando…? -, stiamo chiedendo di avere un ritorno, una risposta su qualche aspetto di noi stessi che non riusciamo a mettere a fuoco da soli (non ne siamo pienamente coscienti). Se questo metodo è usato con rispetto e onestà, può rappresentare un valido strumento per la crescita personale.
Pratiche introspettive. Tutte le pratiche orientate all’ascolto interno, possono aiutare la comunicazione con il nostro inconscio. Esempi di tali pratiche possono essere la meditazione, tenere un diario autobiografico, qualsiasi forma di espressione artistica.
Lavorare sui propri sogni a mio avviso può portare tutti i benefici dei metodi appena descritti. Consente di lavorare sul proprio inconscio in maniera sicura perché si avvale sia della parte conscia che inconscia della nostra psiche. Non richiede l’uso di agenti esterni (droghe o procedure varie). Non richiede spese né il doversi avvalere di uno specialista. È qualcosa che tutti possiamo imparare a fare, almeno fino ad una certa misura, ed è completamente gratuito: sognare avviene naturalmente ogni notte in tutte le persone.
Sebbene interpretare un sogno possa essere di grande aiuto, i risultati migliori si ottengono interpretando in maniera continua i propri sogni. Ogni sogno interpretato è una pietra che va a lastricare una via e prepara alla posa della pietra successiva, dando così modo di procedere lungo un percorso di autoconoscenza. Coltivare l’abitudine di lavorare con i nostri sogni ci dà uno strumento pratico che può accompagnarci durante l’intero arco della nostra vita: ci fa acquisire maggiore consapevolezza e autoconoscenza, ed è una delle abilità più importanti che possiamo acquisire per la crescita personale.
Per sapere di più sui sogni, visita il sito Usa i tuoi Sogni.