5 luoghi comuni da sfatare sull’apprendimento delle lingue

 

1) L’unico modo per imparare le lingue è andare all’estero. Falso. Ho conosciuto diverse persone che sono in Italia da più di venti anni e non parlano italiano. Ne ho conosciute altre che pur avendo studiato italiano solo nel loro paese e arrivate in Italia per la prima volta, parlavano italiano meglio di molti italiani. Imparare una lingua estera solo perché si vive nel paese dove viene parlata non è un processo automatico, ma richiede comunque studio e pratica. Semmai è vero che studiare una lingua all’estero può rendere l’apprendimento più veloce. Ma vivere all’esterno non implica imparare la lingua come per magia.   2) Non si possono imparare le lingue senza un’insegnante. Falso. Un insegnante può aiutarci nel processo di apprendimento, può introdurci a nuovi vocaboli o regole grammaticali. Ma sta a noi ricordare i nuovi vocaboli, usarli nella lingua scritta e parlata, farli nostri. La stessa cosa vale per la grammatica. Più del 90% del lavoro per apprendere una lingua lo dobbiamo fare da soli.   3) Più si è giovani e più si imparano facilmente le lingue. Falso. Se devo introdurre ad un bambino di 3 anni il vocabolo “patente di guida” in una lingua straniera, dovrò prima spiegargli che cosa è una patente nella sua lingua madre, poi dargli la traduzione nella lingua estera. Lo stesso per moltissimi altri vocaboli che un adulto già conosce ed un bambino no.   4) Non si può imparare più di una lingua allo stesso tempo. Falso. Mi è capitato di aver fatto lezioni consecutive di francese ed inglese quando ero a scuola. A volte la cosa sembrava creare confusione: finita la lezione di francese, veniva quasi automatico salutare in francese l’insegnante di inglese appena arrivata, ma poi alla fine si imparavano comunque tutte e due le lingue. Più recentemente ho studiato il francese e lo spagnolo nella stessa giornata (ma in fasce orarie diverse), anche con corsi su base inglese (dove cioè la traduzione dei testi in francese e spagnolo, nonché le note grammaticali, sono in inglese). Così facendo, non solo ho studiato due lingue insieme (spagnolo e francese) ma ne ho ripassata anche un’altra (inglese), oltre a fare esercizio di traduzione da una lingua straniera all’altra (da spagnolo a inglese e da francese a inglese) senza passare per l’italiano.   5) Non è possibile apprendere una buona pronuncia senza un insegnante madrelingua. Falso. Spesso gli insegnanti di lingue invece di utilizzare ed insegnare la lingua estera standard usano accenti e parole non standard o addirittura dialetti di quella lingua. Purtroppo quando ce ne accorgiamo può essere tardi e diventa poi difficile disimparare quanto credevamo fosse giusto. Per apprendere una buona pronuncia a mio avviso è bene avere dei libri con anche la versione audio. Inoltre, si possono ascoltate programmi radio su internet da stazioni in cui viene usata la lingua standard: BBC per l’inglese britannico, FOX News per l’inglese americano, France Info per il francese, Cadena Ser o Radio Nacional de España per lo spangolo, ecc. Sono anche presenti radio online locali che trasmettono da specifiche città e che ci permettono di ascoltare i diversi dialetti di una stessa lingua. La scelta delle stazioni radio su internet è sterminata e soprattutto gratuita. Non resta che approfittarne.