La cattiva abitudine del fumo ha molte componenti ed è per questo che tanti fumatori trovano difficile smettere. Le componenti a cui più spesso si fa riferimento sono le seguenti:
- dipendenza dalla nicotina. La nicotina è un eccitante tossico che dà assuefazione. La dipendenza che essa provoca è prevalentemente psichica e in parte minore fisica.
- La gratificazione orale, già presente fin dall’infanzia, ci accompagna per tutta la vita, anche se tende a diminuire con il passare degli anni. Fumare dà gratificazione orale e può sostituire in parte quella data dal cibo.
- La gestualità, ovvero il tenere occupati il braccio, la mano e la bocca insieme. La gestualità è accentuata nel caso le sigarette vengano fatte da soli con il tabacco sfuso, le cartine, i filtri ecc. In questo caso, prepararsi una sigaretta è un vero e proprio rituale.
- Componente del fuoco, il cui controllo, durante tutta l’evoluzione dell’essere umano, ha sempre avuto un ruolo fondamentale. Il fuoco è un elemento ancestrale e per questo affascinante. La sigaretta viene accesa tramite un accendino o dei fiammiferi e rimane accesa fino alla fine. In particolare, il fumatore oltre ad accendere la sigaretta, fa in modo che essa non si spenga, tirando prima che ciò avvenga.
- Collante sociale. Fumare può essere un modo per rompere il ghiaccio o fare gruppo con altri fumatori.
- Componente psicologica. Fumare è inteso come azione di emancipazione e coraggio. Si sa che il fumo fa male, e chi fuma (soprattutto se giovanissimo) lo fa a dispetto del pericolo che corre, per dimostrare al gruppo e agli altri di non aver paura.
C’è poi un’altra causa per cui si fuma ed è difficile smettere, a mio avviso la più importante di tutte e ciò nonostante quella meno tenuta in considerazione: è relativa al fatto che le sigarette amplificano la percezione del respiro. Quando si fuma, si sente meglio l’aria (fumo) che entra ed esce dai polmoni. Fumare ci permette addirittura di rendere visibile il respiro in forma di fumo e di giocare con il respiro. Fumare amplifica la sensazione del respirare, che è l’attività più importante della nostra vita (possiamo sopravvivere qualche settimana senza mangiare, qualche giorno senza bere, ma solo pochi minuti senza respirare). Fumare assomiglia ad un esercizio per i polmoni, ad un esercizio di respirazione. Quando tiriamo dalla sigaretta, siamo quasi forzati a fare un respiro profondo per inspirare il fumo e questo ci dà l’impressione di respirare pienamente e in ultima analisi ci fa sentire più vivi, ma ad un costo altissimo: la nostra salute.
Perché avremmo bisogno di tale esercizio di respirazione? Perché troppo spesso il nostro respiro è bloccato e non respiriamo bene. È bloccato da fattori emotivi (nervosismo, ansia, paure…), o dal fatto che viviamo in un luogo dove l’aria è inquinata (città). Sbloccare e percepire bene il respiro è la soluzione per smettere di fumare.
La soluzione quindi per smettere di fumare non sta tanto nell’intervenire sui primi fattori elencati, come ad esempio usare cerotti o integratori di nicotina. La soluzione sta nell’imparare a percepire meglio il nostro respiro, a percepirlo senza ausili di alcun tipo. Fortunatamente, i metodi per imparare a farlo sono diversi e possono essere adottati ad ogni età e condizione fisica di partenza.
- Attività fisica. Ho detto “attività fisica” e non “sport” per sottolineare il fatto che non c’è bisogno di iscriversi in palestra o comprare attrezzature costose per fare movimento salutare. Basta salire le scale dell’ufficio o di casa a piedi per percepire il proprio respiro. Il respiro sarà affannato, sì, ma quello è il nostro respiro.
- Discipline come lo Yoga, il QiGong, la Meditazione buddhista. Tutte si servono del respiro come elemento costitutivo della loro pratica. Ad esempio nella Meditazione il respiro viene utilizzato per canalizzare l’attenzione, mentre nel Qi Gong e nello Yoga il respiro viene utilizzato per far muovere, indirizzare e canalizzare l’energia (Qi o Prana).
- Anche altre pratiche come le arti marziali (dal Kung Fu al Tai Chi Chuan) pongono particolare attenzione al respiro come elemento fondamentale della pratica stessa.
- Semplici esercizi di respirazione, derivati dalle discipline appena citate e che si eseguono a sé stanti, senza particolare preparazione fisico-psichica.
- Chi pratica sport anche a livello dilettantistico conosce ed utilizza la respirazione addominale per regolarizzare la respirazione, recuperare forza e concentrazione. Anche praticare sport quindi ci rimette in contatto con il nostro respiro.
Di seguito alcuni semplici esercizi che puoi cominciare a fare anche adesso per percepire il tuo respiro senza bisogno di fumare:
- in piedi o seduto, porta l’attenzione sul tuo respiro. Puoi concentrarti sull’aria che entra ed esce dalle narici oppure sui movimenti respiratori del torace e dell’addome. Nota come con l’inspirazione il torace si espande e si alza e come con l’espirazione si sgonfia e si abbassa.
- Mentre fai le scale, nota come il ciclo respiratorio si approfondisce. Appena finite le scale sembra al massimo. Nota come pian piano, dopo un po’ che hai finito le scale, tende a regolarizzarsi. Fai caso alla differenza tra il respiro affannato ed il respiro normale.
- Osserva la differenza tra come respiri al mare o in campagna e come respiri una volta rientrato in città.
- Fai caso a come respiri quando sei in centro città e quando sei in periferia. Trovi delle differenze? L’aria che respiri sembra diversa, e se sì, questa influisce sul tuo respiro?
- Prova a percepire qual è la differenza tra la respirazione diurna e quella che hai quando sei al letto, prima di addormentarti o appena sveglio.
- Prova a far caso anche se ci sono differenze tra la respirazione che usi quando sei al lavoro e quando hai staccato.
Fumare non ti aiuta a regolare il respiro o a sbloccarlo, fa solo desiderare di fumare di più. Non hai bisogno delle sigarette o altro ausilio per ridiventare consapevole del tuo respiro e respirare correttamente. Smettere di fumare sblocca il respiro e migliora la salute sotto moltissimi aspetti.